L’draulico che custodisce il giardino dei Doria – Dolceacqua

L’draulico che custodisce il giardino dei Doria – Dolceacqua

76 anni fa Riggio Balbo è entrato in quella che sarebbe stata la sua officina per la vita. Per 76 anni, l’idraulico ha custodito un frammento di storia ligure. Da qui ha inizio il mio viaggio nella Dolcecqua sconosciuta, accompagnato da Fabio, Ilaria, Jamila, Sandro e Valentina. “Qui era tutto un giardino, non c’erano case. Era il giardino dei Doria!” I Doria, o “D’Oria”, famiglia nobiliare genovese, ha avuto un ruolo importante nella storia di Dolceacqua. Vi consiglio una visita sul sito del Comune, o ancora meglio, una gita guidata per saperne di più. Quello che Riggio custodisce, non è ancora stato scritto sui libri di storia: accanto ai suoi attrezzi perfettamente usurati, disposti quasi a mosaico, ci mostra un portale con lo stemma gentilizio dei Doria e di un’altra famiglia nobile ligure. E un ninfeo: uno spazio scolpito con la roccia calcarea dove i nobili potevano intrattenersi tra giochi d’acqua. Tutto è ancora da scoprire e studiare nella bottega dell’idraulico. Fuori piove e ci aspettano venti minuti di mulattiera prima della prossima tappa: affreschi medievali appena riportati alla luce nella campagna sopra a Dolceacqua. Nicola Dove si trova: View Liguriainside in a larger...
Chiesa di San Bernardino a Triora – VIDEO

Chiesa di San Bernardino a Triora – VIDEO

L’autunno è una stagione suggestiva per visitare Triora, uno dei comuni più antichi dell’Alta Valle Argentina, noto come “il Paese delle Streghe”. Questo nome è legato alle vicende inquisitorie riguardanti venti giovani donne accusate nel 1587 di praticare magia nera. Ancora oggi nelle vie di Triora si respira aria di mistero, nei colori infuocati e nella chiesa del XV secolo dedicata a San Bernardino, poco sotto il paese. L’abbiamo visitata e ne siamo rimasti ammaliati. Il video vuole essere uno spunto per andarla a scoprire di persona. La sua piccola campana si intravede appena dietro il grande ippocastano. Al suo interno, i magnifici affreschi attribuiti in un primo tempo al pittore Giovanni Canavesio, attivo nella seconda metà del XV secolo, che sembrano invece frutto della mano di un precoce artista toscano. Sulle pareti, crude scene infernali, immagini del limbo e della passione di Cristo. Se volete visitare di persona la Chiesa di San Bernardino, potete rivolgervi presso il Museo Regionale Etnografico e della Stregoneria. Visualizza Liguriainside in una mappa di dimensioni...
Pranzo tra artisti e ruderi a Bussana Vecchia – VIDEO

Pranzo tra artisti e ruderi a Bussana Vecchia – VIDEO

Al mattino in tutta fretta una mostra già ci aspetta che gran sfoggio di colori dove esposti sono i fiori Tra le foto ed il filmato il nostro stomaco si è svuotato giunti infine a Bussana Vecchia esclamammo “accipicchia!” Tante cose tutte buone è risalita la pressione e col salame al cioccolato io mi sento ristorato! In cammino dopo i pasti nel paese degli artisti dove il tempo si è fermato quando tutto qui è tremato Ci son tante cose strane A seguir vi mostro un cane Se la posta vuoi consegnar fa’ attenzione a non slegar la cassetta letteraria dalla forma un po’ precaria Il distributore di dolciumi conserva altro da molti lumi Lampadario di cristallo ed un tubo di metallo accoppiata poco strana… perché qui siamo a Bussana! Visualizza Liguriainside in una mappa di dimensioni...
Ventimiglia Alta: 2000 anni di atmosfere e culture

Ventimiglia Alta: 2000 anni di atmosfere e culture

 Read this post in English Ventimiglia Alta ha qualcosa in comune con Cervo: entrambi a ridosso della costa e scenografici, fanno da biglietto da visita ai turisti che arrivano in Provincia di Imperia. Nonostante questo, a differenza di Cervo, in pochi conoscono veramente la Ventimiglia “vecchia”, al di là dell’immagine del promontorio che si staglia di fronte a noi quando attraversiamo en passant la città di frontiera o quando passeggiamo tra le bancarelle del tradizionale mercato del venerdì, uno dei più importanti in Italia ed Europa. Per questo motivo vi mostreremo qualcosa di diverso. Sembra caotica, e forse un pochino lo è, come molte cittadine del Mediterraneo: un accatastarsi di case, tetti, terrazzi e torri… Ma nella sua parte più antica, la “Porta Occidentale d’Italia” è, oltre che un miscuglio di case, anche un sovrapporsi di culture ed un susseguirsi di atmosfere e straordinarie quinte teatrali. Forse perchè questo luogo di confine è sempre stato conteso da molte signorie (i Grimaldi, gli Angioini, gli Sforza, i Savoia ed i Visconti) ma anche dalla Francia e dalla Repubblica di Genova. E così, dallo sguardo severo di Porta Canarda o del forte dell’Annunziata, che si affacciano sul mare, in men che non si dica passiamo alle calde ambientazioni di chiostri conventuali che inducono al riposo… e possiamo scorrere velocemente dal fascino mediterraneo al misticismo medievale che avvolge la cattedrale dell’Assunta (siamo intorno all’anno Mille) o la coeva chiesa di San Michele, mutilata dal terremoto del 1628, che le ha fatto perdere una delle due navate laterali… o la sua cripta perfettamente conservata. Non bisogna scordarsi, poi, dell’oratorio “dei Neri”, dove l’esuberanza...
Il gatto Remì – VIDEO

Il gatto Remì – VIDEO

 Read this post in English Guardando il ponte di Dolceacqua, il gatto Remì ha cercato probabilmente di imitarlo, distendendosi e restando impassibile al transitare continuo degli abitanti e dei tanti turisti che visitano il paese celebrato dal tratto impressionistico di Monet. Purtroppo, i quadri di Monsieur Monet non si trovano nelle vicinanze e dovreste fare parecchia strada per ammirarli. “L’antico ponte sul Nervia” è finito nel Massachusetts a Williamstown, presso lo Sterling and Francine Clark Art Institute. “Il castello a Dolceacqua” si trova al Musée Marmottan Monet di Parigi. Clicca qui per vedere i quadri direttamente dal sito del Comune di Dolceacqua.  ...