by Nicola | Gen 15, 2012 | Articoli Principali, Enogastronomia |
Read this post in English L’olio d’oliva fa parte della nostra cultura. Sconfina ben oltre l’aspetto culinario, trivializzato sui banchi degli hard discount. L’oliva è da secoli radicata nella vita dei Liguri: fonte di sostentamento quotidiano, ragione della nascita di frantoi e paesi, movente di incontro tra popoli, stimolo ad una modifica radicale della flora e della morfologia territoriale, perfetta materia prima da scolpire o ardere… L’olio è importante e ci sono delle nozioni basilari che chiunque lo consumi dovrebbe conoscere, anche solo per andare a comprarlo in un hard discount. Spendendo quattro minuti adesso, spenderemo meglio la prossima volta che avremo bisogno di una bottiglia d’olio extravergine, vergine o “di oliva”. Abbiamo dato la parola ad Igino Gelone, presidente di OAL (Organizzazione Assaggiatori Liguri). Ci ha parlato di classificazione degli oli, del perché di un prezzo elevato e degli abbinamenti in cucina. Vi ricordiamo che l’OAL organizza corsi di assaggio olio professionali. Se volete approfondire l’argomento, scoprire le tecniche di degustazione, capire come viene assegnata la DOP o semplicemente riconoscere pregi e difetti di ciò che mangiate ogni giorno, potete raggiungere l’OAL sul sito ufficiale. Questa qui sopra è una cabina da assaggio. Qui l’assaggiatore può analizzare sensorialmente l’olio al riparo da interferenze e condizionamenti. Un gruppo panel legalmente valido è composto da un minimo di otto assaggiatori che analizzano contemporaneamente ed in isolamento lo stesso olio. I singoli membri assegnano, grazie ad un allenamento di squadra pluriennale, valori quasi identici di fruttato, amaro, piccante, dolce, difetti ecc, pur non potendosi confrontare. Il panel ha valore legale nell’assegnare una DOP, nel definire un olio extravergine, vergine o lampante…e...