Come facevano gli antichi liguri ad avere una fonte di freddo per la conservazione dei cibi e per gli ospedali tutto l’anno?
Prima dell’avvento, ad inizio novecento, del metodo Linde per la produzione industriale del ghiaccio, l’unica risorsa disponibile era la neve.
In Liguria non ci sono ghiacciai e l’estate è generalmente calda.
Tuttavia, con le montagne a pochissimi chilometri, l’inverno è quasi sempre nevoso.
Subentra dunque l’ingegno: i liguri, così come altri abitanti del
Mediterraneo, costruivano enormi pozzi, detti “neviere” sui fianchi delle montagne dove stipare la neve.
La “neviera” o “neveira” sul Monte Guardiabella, tra Aurigo e Caravonica, ne conteneva circa 30 metri cubi.
Coperta da un tetto di tronchi e rami, la neve si conservava fino all’estate. Veniva prelevata esclusivamente di notte per essere venduta a macellai, pescivendoli ed ospedali nelle valli e sulla costa.