Qualcuno le considera un importante reperto di archeologia industriale, altri un semplice ecomostro tenuto in piedi dal cattivo gusto: stiamo parlando dell’ultimo grande cimelio industriale di Imperia, ossia le ciminiere delle Ferriere, un tempo sede dello stabilimento locale dell’ILVA.
A favore degli estimatori, è da riconoscere che questi possenti cilindri fanno ormai parte dello skyline della città (sia che si arrivi via mare, sia via terra sia – per i più facoltosi – via aerea), di cui sono un elemento profondamente caratteristico, tanto da comparire quasi in tutte le immagini e cartoline della città. Per di più, possiedono elementi costruttivi particolarmente interessanti.
A sostegno dei detrattori, è molto probabile che la parola “bruttura” sia legata ad un ambiente circostante che è ancora senza identità ed indossa le vesti di un cantiere senza fine.
Certamente, non stiamo parlando del fascino tardo-ottocentesco del Musée d’Orsay di Parigi, che da stazione ferroviaria è stato convertito nel museo dedicato all’Impressionismo, né possiamo fare un confronto con i Gasometri di Vienna (un unicum nel loro genere), ma queste pile di mattoni sono parte integrante del nostro habitat quotidiano e anche i numerosi detrattori ne sentirebbero la mancanza se mai venissero demolite.
Il video Trippy Ciminiere è la nostra dedica lisergica alla tripla erezione onegliese.
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