Canne, torrente, distese di basilico e carciofi. Strani lampi alle finestre di un capannone.
Il silenzio della notte si interrompe
“Trick trick trick BANG!! bzzzz frzzzzzzzz tok tok tok tok BANG!!!!”
Non siamo in un fumetto: è la Famïa Dianese che martella, taglia, salda e dipinge i carri per l’imminente parata del 19 febbraio.
Nata millenni* or sono, la Famïa Dianese raggruppa quest’anno sette compagnie, corrispondenti ad altrettanti carri tematici, schematicamente di seguito riportati:
- I Perdigiurni, veterani perennemente ritardatari, stanno costruendo il carro “istituzionale” della Famïa.
- I Periferici, che un tempo abitavano nell’area agricola di Diano Marina, sono impegnati col tema “Fiore tra i Fiori“.
- Gli Amixi de San Bartulumè, provenienti dal comune di San Bartolomeo al Mare, si occupano di Puffi e Gargamella.
- I Delongu i Stessi si mantengono nel filone dei cartoni animati con un carro dedicato a Yoghi e Bubu.
- Quelli d’a Sciumaia renderanno giustizia ad un classico di Walt Disney: Fantasia.
- I Marmessi, storicamente ricchi di idee ma poveri di tecniche (mancava sempre un disegnatore o un fabbro) si spostano sulla mitica Triumph Trophy TR5 Scrambler di Fonzie dei mitici Happy Days.
- I Goliardi Dianesi, audace gruppo impegnatissimo nel realizzare eventi di insano divertimento, porteranno per le vie di Diano Marina un classico Namco: gentili lettori, trattasi nientepopodimeno che di Pac-Man!
L’accesso alla fabbricazione dei carri è aperto a tutti. Se volete mettere fisicamente mano alla fabbricazione di queste follie ambulanti, raggiungete la Famïa Dianese nel capannone lungo l’Argine Destro a Diano Castello.
Il folle gruppo è raggiungibile anche su Facebook, mentre i Goliardi Dianesi hanno anche un proprio sito.
* NB pare che il primo carnevale svoltosi nel Lucus Bormani sia stato interrotto da una tigre dai denti a sciabola.