Rovistando in un vecchio cassetto polveroso mi sono capitati in mano due pieghevoli su “Triora – Alta valle Argentina”.
Sono belli, ingialliti ed i caratteri di stampa incidono leggermente la carta.
Il testo suona “demodè” con grande appeal:
“Salubre ed interessante centro turistico”
“….la più, anzi l’unica interessante delle città che attorniano San Remo”
“….vi trova il Forestiero salute e pace”
Nel riquadro verde, dove le lingue sono separate da piccoli cuoricini, la parte in italiano dice:
“Centro climatico delle Alpi Marittime, protetto da una catena alpina le cui vette si ergono oltre i duemila metri. Fu già importante Borgo nel lontano Medio Evo e le tortuose case del paese vecchio conservano l’aspetto medioevale e ne documentano la Storia.
All’arcigno paese medioevale, fa riscontro la fresca e pianeggiante zona del paese nuovo con le sue passeggiate alberate, le pinete ed i giardini pubblici erbosi ed ombrosi. E centro di particolare interesse per l’appassionato di antichità; apprezzato per la salubrità del clima da chi cerca tranquillità e benessere durante le vacanze.”
♥♥♥
Il secondo depliant ha i colori che ricordano la bandiera dello Stato di Rio de Janeiro… ma non lasciamoci trarre in inganno: è edito dall’Associazione Turistica “Pro Triora”
Al suo interno una descrizione di Triora a dir poco epica:
“Città, fortezza inespugnabile della Repubblica di Genova, ha origini remote legate alle prime battaglie fra opposte fazioni (ritrovamenti archeologici a Loreto, Realdo, Creppo e Borniga).
Cerbero immortale a guardia dei confini liguri, di questa Repubblica segue le sorti e gli splendori fino all’epoca napoleonica.
Città, fortezza ancora con i Savoia, con il Regno d’Italia, sempre sul confine di Stato, attraverso i secoli è caduta, è risorta, ha dispensato gloria ed onori ai suoi nobili, ai suoi capitani, ai suoi studiosi.
I resti delle antiche vestigia sono oggi mèta del turismo internazionale e fra i più celebrati della Liguria di Ponente.”
Sono anche descritti tutti i luoghi e i monumenti del paese compresa la bella chiesa di San Bernardino…
“Chiesa campestre, è giustamente famosa per i suoi affreschi attribuiti al Canavesio”
…che abbiamo con piacere riscoperto molti “lustri” dopo la pubblicazione di questi volantini.
Si ringrazia la Tipolitografia S. Giuseppe di Taggia per averci lasciato pubblicare questi reperti archeoturistici.
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