Cosio d’Arroscia e la Festa delle Erbe

Cosio d’Arroscia e la Festa delle Erbe

A Cosio d’Arroscia c’è il Museo delle Erbe. Il paese è in montagna, circondato dai boschi dell’alta Valle Arroscia. In ogni piazza spunta una fontana o un lavatoio. Gli abitanti hanno tutti il sorriso, amano le turle e l’origano di campo. Insomma, la location ideale per una Festa delle Erbe! Seguendo la mappa, altrimenti ci si perde, si raggiungono i punti di rifornimento. Che potrebbero essere un sottoscala di una stalla antica con due signore che impiattano brusso e patate, una cantina che sa di mosto e ti servono l’ormeasco ridendo, un carrugio dove c’è il pan fritto con trio di violino, chitarra, ghironda. Questa festa itinerante si tiene il terzo fine settimana di luglio. Le foto che vedete le ho scattate durante l’edizione del 21 luglio 2013. Anche se capitate in un’altro periodo dell’anno, vi consiglio due curiosità, oltre al già citato Museo delle Erbe: La sfera decorata, un tempo posta sul campanile, resa un colabrodo dai moschetti dei soldati francesi nel 1794… …e la collezione di campane e campanacci da capre, mucche, pecore. Il piatto che mi è piaciuto di più? Oltre alle frittelle? La polenta di Ormea con pecorino e sugo di porro! Nicola. View Liguriainside in a larger...
The dark side of Dolceacqua

The dark side of Dolceacqua

Toccata e fuga a Dolceacqua con Jamila, Ilaria (di CoopOmnia) e Alberto. Dopo aver incrociato Fabio e Rocco sul ponte tanto amato da Monet…e da Remì, abbiamo fatto due passi lungo le oscure vie della Téra, il quartiere sorto intorno al Castello dei Doria. Un labirinto di misteriosi carugi, dove ricordare la leggenda di Lucrezia, morta per ribellarsi allo Jus Primae Noctis. A Lucrezia, il cui fantasma è oggi cittadino onorario di Dolceacqua, la popolazione ha dedicato un dolcetto dal nome allusivo: la michetta. L’abbiamo mangiata all’agriturismo I Gumbi, accompagnata da gelato e tacunà, torta in pasta frolla ripiena di marmellata. Dopo cena, ci siamo immersi nel Visionarium. Dove dedizione e follia creativa regnano sovrani (tutto è fatto a mano da Eugenio Andrighetto). Qui, una stanza in pietra custodisce la suggestiva riproduzione storica del castello, fantasma incluso. View Liguriainside in a larger map Foto e testi Nicola...
Tortelli di Patate & Parmigiana di Triglie by Ivano Ricchebono @Per tutti i Gusti – VIDEO

Tortelli di Patate & Parmigiana di Triglie by Ivano Ricchebono @Per tutti i Gusti – VIDEO

Il 21 gennaio 2013 l’hotel Sheraton di Milano Malpensa ha ospitato Per tutti i gusti: a tavola con la Liguria. Nel pomeriggio quattro chef stellati liguri si sono alternati nello “show cooking”, presentando ricette e prodotti ad un folto gruppo di blogger e giornalisti. La giornata si è conclusa con una bella cena presso il ristorante Il Canneto. Qui sopra, due videoricette by Ivano Ricchebono (ristorante The Cook), la cui cucina mantiene il più possibile inalterati i gusti degli ingredienti. La prima ricetta presentata durante lo show cooking coinvolge il più famoso prodotto della terra della Liguria: il basilico, magistralmente trasformato in pesto dalle esperte mani di Roberto Panizza (ristorante Il Genovese) ed adagiato sui tortelli di patate “chiusi alla genovese”. Il piatto viene completato da un letto di vellutata di fagiolino e pinoli tostati. Pesto, patate, pinoli e fagiolino: un classico rivisitato con grande stile. È stato sicuramente il piatto che ho preferito a cena. Con la seconda ricetta Ivano si sposta in mare, proponendo un’originale parmigiana di triglie. Buon appetito!...
Only in Recco – la Focaccia di Recco

Only in Recco – la Focaccia di Recco

La Focaccia di Recco va mangiata solo a Recco. Il perché ce lo dice Franco nel video qui sopra e Paola su iLiguria. Franco, anzi, Francesco prepara la Focaccia da quando ha 10 anni. Inizia con un bell’impasto morbido composto da farina manitoba, acqua, olio extravergine di oliva (ligure) e sale. Lo lascia riposare un po’ e fa due palline, una da otto etti e l’altra da circa cinque. Quella più pesante la usa per fare la base, ben stesa sulla teglia, e ci mette sopra tanti tocchi di stracchino, prodotto con latte ligure, grossi come una noce. Il formaggio dovrà avere il tempo di sciogliersi mentre la pasta si cuoce. Con l’altra pallina copre il tutto chiudendo con attenzione i bordi. Fa qualche foro nella copertura e rimuove la pasta in eccesso. Condisce con olio e sale, inforna a 300-320 gradi per 7-8 minuti. Non ci sono segreti: ciò che rende la Focaccia di Recco IGP unica, oltre ai giusti ingredienti, è la mano di chi la prepara. Attraversare la Liguria e non fermarsi a provarla è autolesionismo papillogustativo. Nicola Visualizza Liguriainside in una mappa di dimensioni...