26 febbraio, una giornata di sole. Carichiamo la macchina con l’attrezzatura e imbocchiamo le stradine che da Diano Marina portano nell’entroterra, diretti ad Evigno.
In pochi minuti si arriva a 450 m s.l.m. e si può ammirare una vista mozzafiato del Golfo Dianese.
Durante il tragitto facciamo tappa nelle chiesette delle tante frazioni.
L’oratorio di San Giovanni Battista a Borganzo (Diano San Pietro) è una costruzione che mi ha sempre attirato per via dei suoi stucchi e statue dall’aria orientaleggiante, cosa alquanto insolita per le nostre vallate.
Il campanile è di statura decisamente sotto la media… ma non penso si faccia complessi.
Ci fermiamo anche nella Chiesa parrocchiale della Natività di Maria, dove è custodito un polittico di Antonio Brea.
Nicola si dedica alle riprese di questa famosa opera, mentre io rimango colpito da una Santa solitaria che osserva, dalla sua nicchia in ombra, una luminosa vetrata raffigurante Maria con in braccio il Bambino…
Nuovamente in marcia e poco prima di attraversare il torrente Evigno presso il bivio per Diano Roncagli, scorgo qualcosa proprio sotto la strada:
“Nicola, c’è un ponte sotto il ponte!”
Fermiamo la macchina e ci avviciniamo.
E’ un veder strano, il nuovo che sovrasta il vecchio. Nascosto dal ponte in cemento un bel ponte medioevale del 1600 con un’edicola votiva dedicata alla Madonna, costruita per dare modo di fermarsi qualche secondo a riflettere ai viandanti che attraversavano le acque.
Ad Evigno, le betulle piantate in piazza della chiesa hanno superato senza problemi il freddo intenso di quest’inverno.
Sulla via del ritorno ci fermiamo dalla Parrocchia di SS Margherita e Bernardo Abate di Diano Arentino, nei pressi di un mandorlo in fiore.
A Diano Borello fotografo il campanile della Chiesa parrocchiale di San Michele abbracciato dai rami ancora spogli di un imponente albero. Si tratta di uno splendido esemplare di Celtis australis, chiamato anche “bagolaro” o “spaccasassi” per la sua abitudine di adattarsi e porre radici in luoghi spesso difficili e pietrosi: un vero ligure.