by Gabriele | Mar 15, 2012 | Arte e Spettacolo, Articoli Principali, Storia e Folclore |
Read this post in English Ventimiglia Alta ha qualcosa in comune con Cervo: entrambi a ridosso della costa e scenografici, fanno da biglietto da visita ai turisti che arrivano in Provincia di Imperia. Nonostante questo, a differenza di Cervo, in pochi conoscono veramente la Ventimiglia “vecchia”, al di là dell’immagine del promontorio che si staglia di fronte a noi quando attraversiamo en passant la città di frontiera o quando passeggiamo tra le bancarelle del tradizionale mercato del venerdì, uno dei più importanti in Italia ed Europa. Per questo motivo vi mostreremo qualcosa di diverso. Sembra caotica, e forse un pochino lo è, come molte cittadine del Mediterraneo: un accatastarsi di case, tetti, terrazzi e torri… Ma nella sua parte più antica, la “Porta Occidentale d’Italia” è, oltre che un miscuglio di case, anche un sovrapporsi di culture ed un susseguirsi di atmosfere e straordinarie quinte teatrali. Forse perchè questo luogo di confine è sempre stato conteso da molte signorie (i Grimaldi, gli Angioini, gli Sforza, i Savoia ed i Visconti) ma anche dalla Francia e dalla Repubblica di Genova. E così, dallo sguardo severo di Porta Canarda o del forte dell’Annunziata, che si affacciano sul mare, in men che non si dica passiamo alle calde ambientazioni di chiostri conventuali che inducono al riposo… e possiamo scorrere velocemente dal fascino mediterraneo al misticismo medievale che avvolge la cattedrale dell’Assunta (siamo intorno all’anno Mille) o la coeva chiesa di San Michele, mutilata dal terremoto del 1628, che le ha fatto perdere una delle due navate laterali… o la sua cripta perfettamente conservata. Non bisogna scordarsi, poi, dell’oratorio “dei Neri”, dove l’esuberanza...