Fioccano vacche! – VIDEO

Fioccano vacche! – VIDEO

 Read this post in English Da San Bernardo di Conio verso il bosco di Rezzo, con una gloriosa e spavalda Panda 4×4: questo è stato il nostro tragitto per osservare i pascoli, le faggete (quella di Rezzo è la più grande della Regione) ed il cielo in versione imbiancata. Ma ecco che, in tutta quella neve, si stagliano quattro deliziosi bovini: un frammento genuino del mondo agricolo in Liguria, in grado di produrre qualche imbottigliamento sulla Provinciale San Bernardo di Conio/Colle San Bartolomeo. Visualizza Liguriainside in una mappa di dimensioni maggiori...
Gibba – il Papà dell’Animazione Italiana

Gibba – il Papà dell’Animazione Italiana

Ad Alassio, in un vicolo tra due palazzi, c’è un vecchio portone. “Jacovitti era un secchione” Salendo le scale fino all’ultimo piano si arriva da Gibba, al secolo Francesco Maurizio Guido, pittore, fumettista, scrittore, regista. Uno dei padri dell’animazione italiana. “Moravia si avvicina, mi guarda e dice: alla vostra età ancora fate i pupazzetti?!?” Gibba ci ha accolto con il sorriso nella sua soffitta: la “tana” come la chiama lui, lo studio dell’artista, come la chiamereste voi. In quello stesso luogo si è rifugiato da ragazzo durante la Seconda Guerra Mondiale. Sotto quel tetto hanno preso vita molte delle sue idee, opere e quadri. “Federico Fellini era un disegnatore abbastanza scombinato. Era bravino, insomma, ma era molto meglio come regista…” L’aria, un po’ polverosa, sa di arte. La sensazione è bellissima. Siamo andati da Gibba per filmare un’intervista condotta da Marco Frassinelli di Pianeta Fumetto. Abbiamo raccolto uno spaccato di storia del cinema e dell’animazione italiana dal 1942, anno in cui il nostro diciottenne ha iniziato la carriera. Oltre a raccontare la sua esperienza artistica a voce, ricca di aneddoti e di incontri con personaggi mitici, ci ha realizzato due opere al volo: Giuro: in quei pochi attimi non sapevi se perderti nei movimenti della mano o nell’espressione  trasognata e soddisfatta. PS: Non abbiamo invertito le ultime due foto: Gibba è mancino e firma molto spesso al contrario....
Triora – Salubre ed interessante centro turistico

Triora – Salubre ed interessante centro turistico

Rovistando in un vecchio cassetto polveroso mi sono capitati in mano due pieghevoli su “Triora – Alta valle Argentina”. Sono belli, ingialliti ed i caratteri di stampa incidono leggermente la carta. Il testo suona “demodè” con grande appeal: “Salubre ed interessante centro turistico” “….la più, anzi l’unica interessante delle città che attorniano San Remo” “….vi trova il Forestiero salute e pace” (P. F. Ferraironi) Nel riquadro verde, dove le lingue sono separate da piccoli cuoricini, la parte in italiano dice: “Centro climatico delle Alpi Marittime, protetto da una catena alpina le cui vette si ergono oltre i duemila metri. Fu già importante Borgo nel lontano Medio Evo e le tortuose case del paese vecchio conservano l’aspetto medioevale e ne documentano la Storia. All’arcigno paese medioevale, fa riscontro la fresca e pianeggiante zona del paese nuovo con le sue passeggiate alberate, le pinete ed i giardini pubblici erbosi ed ombrosi. E centro di particolare interesse per l’appassionato di antichità; apprezzato per la salubrità del clima da chi cerca tranquillità e benessere durante le vacanze.” ♥♥♥ Il secondo depliant ha i colori che ricordano la bandiera dello Stato di Rio de Janeiro… ma non lasciamoci trarre in inganno: è edito dall’Associazione Turistica “Pro Triora” Al suo interno una descrizione di Triora a dir poco epica: “Città, fortezza inespugnabile della Repubblica di Genova, ha origini remote legate alle prime battaglie fra opposte fazioni (ritrovamenti archeologici a Loreto, Realdo, Creppo e Borniga). Cerbero immortale a guardia dei confini liguri, di questa Repubblica segue le sorti e gli splendori fino all’epoca napoleonica. Città, fortezza ancora con i Savoia, con il Regno d’Italia, sempre sul...
Olio d’Oliva: 3 cose da sapere – VIDEO

Olio d’Oliva: 3 cose da sapere – VIDEO

 Read this post in English L’olio d’oliva fa parte della nostra cultura. Sconfina ben oltre l’aspetto culinario, trivializzato sui banchi degli hard discount. L’oliva è da secoli radicata nella vita dei Liguri: fonte di sostentamento quotidiano, ragione della nascita di frantoi e paesi, movente di incontro tra popoli, stimolo ad una modifica radicale della flora e della morfologia territoriale, perfetta materia prima da scolpire o ardere… L’olio è importante e ci sono delle nozioni basilari che chiunque lo consumi dovrebbe conoscere, anche solo per andare a comprarlo in un hard discount. Spendendo quattro minuti adesso, spenderemo meglio la prossima volta che avremo bisogno di una bottiglia d’olio extravergine, vergine o “di oliva”. Abbiamo dato la parola ad Igino Gelone, presidente di OAL (Organizzazione Assaggiatori Liguri). Ci ha parlato di classificazione degli oli, del perché di un prezzo elevato e degli abbinamenti in cucina. Vi ricordiamo che l’OAL organizza corsi di assaggio olio professionali. Se volete approfondire l’argomento, scoprire le tecniche di degustazione, capire come viene assegnata la DOP o semplicemente riconoscere pregi e difetti di ciò che mangiate ogni giorno, potete raggiungere l’OAL sul sito ufficiale. Questa qui sopra è una cabina da assaggio. Qui l’assaggiatore può analizzare sensorialmente l’olio al riparo da interferenze e condizionamenti. Un gruppo panel legalmente valido è composto da un minimo di otto assaggiatori che analizzano contemporaneamente ed in isolamento lo stesso olio. I singoli membri assegnano, grazie ad un allenamento di squadra pluriennale, valori quasi identici di fruttato, amaro, piccante, dolce, difetti ecc, pur non potendosi confrontare. Il panel ha valore legale nell’assegnare una DOP, nel definire un olio extravergine, vergine o lampante…e...
Gli “alberi della canfora” di Andora

Gli “alberi della canfora” di Andora

Di solito i cristalli di Canfora sono ben sigillati negli armadi per preservare gli abiti dalle tarme. Ad Andora questa essenza è invece ancora ben racchiusa nelle foglie di due grandi alberi di Cinnamomum camphora. Usually the camphor crystals are well placed inside the Wardrobes to protect clothing from moths. In Andora this essence is still well contained in the leaves of two large trees of Cinnamomum camphora. Crescono nel parco urbano davanti alla Chiesa del Cuore Immacolato di Maria, costantemente controllati dallo sguardo dei dipinti di Ruberval Monteiro da Silva del 2002. They grow in the city park facing the Church of the Immaculate Heart of Mary, constantly monitored by the paintings made by Ruberval Monteiro da Silva in 2002. Sono due bellissimi esemplari ed hanno delle meravigliose fronde verde intenso. These trees are two beautiful specimens and have a wonderful deep green foliage. E se si raccoglie una foglia caduta a terra e la si “rompe” con le dita, si libera l’aroma fresco e balsamico tipico di questa pianta (e degli armadi delle nostre nonne…) And if you collect a fallen leaf on the ground and you break and squeeze it with your fingers, you feel the fresh and balsamic aroma of camphor. Visualizzazione ingrandita della...