La Sotta di San Lorenzo ed il Passo della Mezzaluna… Fertile

La Sotta di San Lorenzo ed il Passo della Mezzaluna… Fertile

Ci sono luoghi che un tempo erano brulicanti di persone e densi di attività, scambi e commerci, ed oggi sembrano “lontani dalla civiltà”, immersi in un silenzio soprannaturale, cui non siamo più abituati. Eppure sono alle nostre spalle, pochi chilometri di strada nel bosco di Rezzo, oppure da Molini di Triora, comunque sempre in direzione Passo Teglia. Qui imbocchiamo il sentiero che raggiunge la Sotta di San Lorenzo e, quindi il Passo della Mezzaluna (se volessimo continuare, il Monte Saccarello non è poi tanto distante). Questo era uno dei nodi della Via Marenca, grande autostrada del passato che si sviluppa sui crinali e collega la costa a Limone Piemonte. Oggi possiamo incontrare qualche turista italiano, e gli amatissimi inglesi, tedeschi, francesi ed olandesi, che conoscono meglio di noi i nósci posti. La Sotta di San Lorenzo è una depressione tettonica, scarna nella vegetazione… è proprio come se ci trovassimo in un’inaspettata valletta in miniatura. Qui le testimonianze di un’assidua frequentazione umana sono numerose. Troviamo i resti di alcune vastere (ricoveri in pietra per gli animali) e i ruderi dell’antica chiesetta di San Lorenzo, luogo di incontro per pastori e viandanti, soprattutto in occasione della fiera del bestiame (10 agosto); nella porzione superiore della Sotta, da dove è possibile ammirare la valle Argentina, troviamo anche una pietra laminare di grandi dimensioni infissa nel terreno (c’è chi dice un menhir? –ne parliamo in Miti e Menhir sulla Via Marenca-), che qualcuno vuole far risalire all’età del rame. Se proseguiamo per il Passo della Mezzaluna, attraversando l’ultimo boschetto, il paesaggio diventa quasi alieno. Una conca naturale (ecco da cosa deriva il nome,...
Un ponte sotto il ponte

Un ponte sotto il ponte

 Read this post in English 26 febbraio, una giornata di sole. Carichiamo la macchina con l’attrezzatura e imbocchiamo le stradine che da Diano Marina portano nell’entroterra, diretti ad Evigno. In pochi minuti si arriva a 450 m s.l.m. e si può ammirare una vista mozzafiato del Golfo Dianese. Durante il tragitto facciamo tappa nelle chiesette delle tante frazioni. L’oratorio di San Giovanni Battista a Borganzo (Diano San Pietro) è una costruzione che mi ha sempre attirato per via dei suoi stucchi e statue dall’aria orientaleggiante, cosa alquanto insolita per le nostre vallate. Il campanile è di statura decisamente sotto la media… ma non penso si faccia complessi. Ci fermiamo anche nella Chiesa parrocchiale della Natività di Maria, dove è custodito un polittico di Antonio Brea. Nicola si dedica alle riprese di questa famosa opera, mentre io rimango colpito da una Santa solitaria che osserva, dalla sua nicchia in ombra, una luminosa vetrata raffigurante Maria con in braccio il Bambino… Nuovamente in marcia e poco prima di attraversare il torrente Evigno presso il bivio per Diano Roncagli, scorgo qualcosa proprio sotto la strada: “Nicola, c’è un ponte sotto il ponte!” Fermiamo la macchina e ci avviciniamo. E’ un veder strano, il nuovo che sovrasta il vecchio. Nascosto dal ponte in cemento un bel ponte medioevale del 1600 con un’edicola votiva dedicata alla Madonna, costruita per dare modo di fermarsi qualche secondo a riflettere ai viandanti che attraversavano le acque. Ad Evigno, le betulle piantate in piazza della chiesa hanno superato senza problemi il freddo intenso di quest’inverno. Sulla via del ritorno ci fermiamo dalla Parrocchia di SS Margherita e Bernardo...
Una Valle tra le Montagne – il backstage del VIDEO

Una Valle tra le Montagne – il backstage del VIDEO

Non è facile ridurre in poco più di tre minuti migliaia di anni di storia naturale ed umana. Mentre scrivo queste righe sto finendo il montaggio del filmato su Imperia, il nostro caro capoluogo. Accanto a me, una confezione di praline al tartufo, un caffè ed una boule de neige a forma di nuraghe (mi piace pensare che sia una “casella” ligure). Dovete sapere che circa un anno fa abbiamo ricevuto l’incarico da parte della Provincia (STL Riviera dei Fiori – www.visitrivieradeifiori.it) di produrre venti filmati riguardanti il nostro territorio. Uno di questi mi sta particolarmente a cuore, forse per il legame affettivo che ho con il soggetto, ovvero la Valle Arroscia e l’Alta Valle Tanaro: da piccolo andavo spesso con i miei genitori a Pieve di Teco, ho trascorso innumerevoli natali a Monesi e ancora oggi, se devo immaginare un luogo bello e selvaggio, il Bosco di Rezzo è in pole position. Se volete, vi racconto qualche aneddoto e retroscena. Nel video, dopo le prime immagini girate nel faggeto di Rezzo, si intravede un gregge di pecore ed un’anziana signora. Ha novantacinque anni, abita a Mendatica e, insieme alle compagne quasi coetanee, intrattiene una colorata scolaresca mostrando come si fila la lana. Ha il sapere di novantacinque anni di vita più tutto ciò che le è stato tramandato oralmente dai genitori. Ed ora i bambini possono toccarla ed ascoltarla. Facciamo un passo avanti. Quando il nostro caro Gilberto dice “…e nelle chiese”, si vede una piccola cappella nel verde. È sopra ad Armo, la si raggiunge con una strada sterrata che sale nel bosco. È dedicata alla Madonna...
Le ciminiere di Oneglia ed il mito di Priapo – VIDEO

Le ciminiere di Oneglia ed il mito di Priapo – VIDEO

 Read this post in English Qualcuno le considera un importante reperto di archeologia industriale, altri un semplice ecomostro tenuto in piedi dal cattivo gusto: stiamo parlando dell’ultimo grande cimelio industriale di Imperia, ossia le ciminiere delle Ferriere, un tempo sede dello stabilimento locale dell’ILVA. A favore degli estimatori, è da riconoscere che questi possenti cilindri fanno ormai parte dello skyline della città (sia che si arrivi via mare, sia via terra sia – per i più facoltosi – via aerea), di cui sono un elemento profondamente caratteristico, tanto da comparire quasi in tutte le immagini e cartoline della città. Per di più, possiedono elementi costruttivi particolarmente interessanti. A sostegno dei detrattori, è molto probabile che la parola “bruttura” sia legata ad un ambiente circostante che è ancora senza identità ed indossa le vesti di un cantiere senza fine. Certamente, non stiamo parlando del fascino tardo-ottocentesco del Musée d’Orsay di Parigi, che da stazione ferroviaria è stato convertito nel museo dedicato all’Impressionismo, né possiamo fare un confronto con i Gasometri di Vienna (un unicum nel loro genere), ma queste pile di mattoni sono parte integrante del nostro habitat quotidiano e anche i numerosi detrattori ne sentirebbero la mancanza se mai venissero demolite. Il video Trippy Ciminiere è la nostra dedica lisergica alla tripla erezione onegliese. Visualizza Liguriainside in una mappa di dimensioni maggiori...
La notte dei Fuochi a Taggia

La notte dei Fuochi a Taggia

I video express montati e pubblicati sul campo: L’inizio della festa le fontane di fuoco I fulgari 12 Febbraio 2012 Come falene attratte dalle fiamme anche quest’anno siamo a Taggia per la folle notte del Fulgari. Con i jeans da “battaglia” (proibitissima la fibra sintetica) ci muoviamo tra decine di persone intente alla preparazione dei grandi falò nelle strette vie. Grandi tronchi sistemati con precisione geometrica aspettano l’imbrunire per infuocare le facciate dei palazzi medievali,e quindi dare l’impressione di un enorme incendio che coinvolge tutto il paese. Questo era l’intento di Benedetto Revelli (ora Santo e patrono di Taggia) che fra il IX e X secolo ebbe questa geniale intuizione per far desistere i terribili Saraceni che si stavano avvicinando alla costa credendo che la città fosse già stata invasa da predoni e data alle fiamme. Ma torniamo a noi. Ora sono le 18:22. I falò sono pronti nella quiete prima della tempesta. Aggiorneremo questo articolo in tempo reale, insieme a Facebook, Twitter ed Instagram. Manca meno di un’ora. Fa freddo ma sta arrivando un mare di gente! Inizia!! Fontane di fuoco, spettacolo, Fulgaro e folle impavido. Guarda altre foto dei furgari 2012 su Flickr o sulla nostra pagina Facebook. Comprese le cilecche… Visualizza Liguriainside in una mappa di dimensioni...