Più vicini alle stelle – San Lorenzo sull’Armetta

Più vicini alle stelle – San Lorenzo sull’Armetta

Nella notte tra sabato 10 e domenica 11 agosto Marco Rosso ci ha portati sul Monte Armetta, partendo dal Pian dell’Arma, al confine tra Liguria e Piemonte, sull’Alta Via dei Monti Liguri. Cielo pulito, luna assente, la piana d’Albenga col Mar Ligure alle spalle e le navi sopra le montagne. Ci siamo sdraiati sul prato, occhi puntati al cielo in attesa dello sciame meteorico più famoso dell’anno: le Perseidi, o “Lacrime di San Lorenzo”. In questa foto, due piccole stelle cadenti e, poco sopra a sinistra, la galassia di Andromeda 2,5 milioni di anni fa/a 2,5 milioni di anni luce di distanza. Se il concetto non vi è chiaro, fate una visita ad Astroperinaldo. L’escursione notturna si è conclusa al Rifugio Pian dell’Arma per la cena di mezzanotte con la polenta all’ormeasca, già incontrata a Cosio d’Arroscia. View Liguriainside in a larger...
Miti e Menhir sulla Via Marenca

Miti e Menhir sulla Via Marenca

“Volete fermare il cuore del vostro vicino? Dategli questa. È la pianta più velenosa della Liguria. Si chiama Elleboro fetidus.” Ha esordito così la nostra guida, Marco Rosso. Mentre la luce continuava a diminuire. Siamo partiti in dodici, compresi 3 cani, dal Passo Teglia alle ore 21:00. Siamo arrivati al Passo della Mezzaluna alle 22:00 circa (del percorso e della sua storia ne parliamo anche qui). Qui abbiamo lasciato che gli occhi si adattassero all’oscurità per tornare sui nostri passi e scoprire uno dei luoghi più misteriosi della Alpi Liguri: la Sotta di San Lorenzo. Luogo di incrocio tra valli e popoli, punto nevralgico di un antica Via del Sale (o “Marenca” – che porta al mare), questa dolina carsica ospita un menhir ed un altare sacrificale. Avete letto bene. E, probabilmente, la sua storia si allaccia al mito del dio pagano Beg, dal cui nome derivano alcuni vocaboli prettamente liguri e sempre connessi alla fertilità. Come il Monte Bego nella Valle delle Meraviglie o lo stesso marchio di fabbrica del Ligure DOC: Belin! Di questo mito ne parliamo qui. Nicola View Liguriainside in a larger...
Cosio d’Arroscia e la Festa delle Erbe

Cosio d’Arroscia e la Festa delle Erbe

A Cosio d’Arroscia c’è il Museo delle Erbe. Il paese è in montagna, circondato dai boschi dell’alta Valle Arroscia. In ogni piazza spunta una fontana o un lavatoio. Gli abitanti hanno tutti il sorriso, amano le turle e l’origano di campo. Insomma, la location ideale per una Festa delle Erbe! Seguendo la mappa, altrimenti ci si perde, si raggiungono i punti di rifornimento. Che potrebbero essere un sottoscala di una stalla antica con due signore che impiattano brusso e patate, una cantina che sa di mosto e ti servono l’ormeasco ridendo, un carrugio dove c’è il pan fritto con trio di violino, chitarra, ghironda. Questa festa itinerante si tiene il terzo fine settimana di luglio. Le foto che vedete le ho scattate durante l’edizione del 21 luglio 2013. Anche se capitate in un’altro periodo dell’anno, vi consiglio due curiosità, oltre al già citato Museo delle Erbe: La sfera decorata, un tempo posta sul campanile, resa un colabrodo dai moschetti dei soldati francesi nel 1794… …e la collezione di campane e campanacci da capre, mucche, pecore. Il piatto che mi è piaciuto di più? Oltre alle frittelle? La polenta di Ormea con pecorino e sugo di porro! Nicola. View Liguriainside in a larger...
Alle cascate del torrente Arroscia

Alle cascate del torrente Arroscia

Cinquanta minuti a piedi partendo da Mendatica, capoluogo della “cucina bianca”. Il primo tratto di strada passa accanto alla chiesa romanica di Santa Margherita e i suoi splendidi affreschi del cinquecento. La via si affaccia sulla valle ed è in gran parte esposta al sole. Oltrepassato il ponte in pietra sul rio Grupin, si risale una mulattiera che doveva essere molto frequentata quando ci si spostava con i muli carichi di castagne, olio, patate, latte e formaggio. Ci si addentra nel bosco, popolato dai leggendari giganti “Omi de a Faia”, capaci di sradicare alberi con le mani ed affrontare i feroci lupi. Storie dell’Ubagu, il lato oscuro delle valli del Ponente, l’angolo nascosto dove tutto può accadere. Eccole, le cascate dell’Arroscia in estate. In inverno si trasformano in un candido muro di ghiaccio. In autunno e primavera sono molto più imponenti, rifornite dalla pioggia e dalla neve che si scoglie. Siamo saliti con pantaloni corti e scarpe da trekking. Arrivati in cima abbiamo trovato quattro simpatici signori tedeschi di mezza età. Una ha affrontato il percorso con zoccoli col tacco. Il marito direttamente con gli infradito. Insomma, gambe in spalla, salita ripida ma assolutamente fattibile! Nicola View Liguriainside in a larger...