Cervo, paese delle 100 vedove

Cervo, paese delle 100 vedove

Cervo è un villaggio medievale affacciato sul mare del Golfo Dianese, Liguria di ponente. In occasione delle #invasionidigitali 2014, il “cervese” Gian Paolo Giordano ci ha raccontato la leggenda chiesa che domina tutto il Mar Ligure. La storia racconta di un paese di esperti marinai che, tra il seicento ed il settecento partivano alla volta di Corsica e Sardegna per la pesca del corallo, destinato ai mercati della Repubblica di Genova. I corallini finanziarono così la costruzione di uno dei più bei esempi di barocco ligure: la chiesa di San Giovanni Battista. La storia riporta un’interruzione repentina dell’attività di raccolta corallo. La leggenda ne racconta il motivo: una tempesta colse la flotta di barche coralline nel ritorno a casa. Più di 100 marinai persero la vita in mare. Cervo venne così detto “il paese delle 100 vedove”. La chiesa è sopravvissuta al terremoto del 1887 che distrusse Bussana e colpì duramente tutti gli altri borghi, liguri provocando centinaia di morti. Resistente dunque, anche se qualcuno pare -anche questa è una leggenda- non ne fosse così sicuro: mia madre mi racconta di come il Marvaldi, architetto incaricato della costruzione, si fosse assentato per un mese nel pieno della realizzazione, temendo un crollo dell’unica, imponente navata. Un’altra leggenda vuole un’unica vittima causata dal grande terremoto a Cervo: un asino, colpito alla testa da un pezzo di muratura in Piazza Alassio. Nicola Dove si trova: View Liguriainside in a larger...
Papaveri e papere

Papaveri e papere

“Su un campo di grano che dirvi non so…” Per essere precisi nel Golfo Dianese non ci sono coltivazioni di cereali ma, un bel giorno, passando sotto il ponte blu della ferrovia e andando un pochino più in là, vidi una “Paperina” che “vide degli alti papaveri al sole brillar“. Non so se poi riuscì a papparsi un papavero, ma vi assicuro che ho passato tutto il pomeriggio a canticchiare la canzone di Nilla Pizzi!...
Gravity School – lezioni di follia, con stile – VIDEO

Gravity School – lezioni di follia, con stile – VIDEO

Ho visto Luca “il Pazzo” Masserini per la prima volta a Loano il 12 aprile 2003. Lo conoscevo già come redattore di TuttoMTB, ma in quella occasione faceva da speaker sollevatore di popoli ad una esibizione di bike trial. Star della serata era Vittorio Brumotti, allora “semplice” trialista noto tra gli appassionati. In pochi anni le ruote grasse hanno subito una rapida evoluzione. Per godere pienamente delle sensazioni che riservano i tracciati, non c’è nulla di più entusiasmante che tornare a scuola. La Gravity School nasce nel 2009 dall’incontro tra Luca e Bella Paul, fotografo di moda, di pubblicità ed appassionata guida MTB nel Finalese. Paul ha convogliato l’esperienza e la tecnica (ne ha veramente tanta!) di Luca in un corso che non lascia nulla al caso, comprese le location dove si svolgono le lezioni. E la Liguria è una meta abituale. Vi consigliamo caldamente di visitare la Gravity sul sito ufficiale per conoscere meglio Raimondo e Sandra Luca e Paul e scoprire i prossimi appuntamenti. Nota bene: Un enorme grazie ai ragazzi di FRRD che mantengono gran parte dei trails del Golfo Dianese ed organizzano le risalite! Visualizza Liguriainside in una mappa di dimensioni maggiori...
Un ponte sotto il ponte

Un ponte sotto il ponte

 Read this post in English 26 febbraio, una giornata di sole. Carichiamo la macchina con l’attrezzatura e imbocchiamo le stradine che da Diano Marina portano nell’entroterra, diretti ad Evigno. In pochi minuti si arriva a 450 m s.l.m. e si può ammirare una vista mozzafiato del Golfo Dianese. Durante il tragitto facciamo tappa nelle chiesette delle tante frazioni. L’oratorio di San Giovanni Battista a Borganzo (Diano San Pietro) è una costruzione che mi ha sempre attirato per via dei suoi stucchi e statue dall’aria orientaleggiante, cosa alquanto insolita per le nostre vallate. Il campanile è di statura decisamente sotto la media… ma non penso si faccia complessi. Ci fermiamo anche nella Chiesa parrocchiale della Natività di Maria, dove è custodito un polittico di Antonio Brea. Nicola si dedica alle riprese di questa famosa opera, mentre io rimango colpito da una Santa solitaria che osserva, dalla sua nicchia in ombra, una luminosa vetrata raffigurante Maria con in braccio il Bambino… Nuovamente in marcia e poco prima di attraversare il torrente Evigno presso il bivio per Diano Roncagli, scorgo qualcosa proprio sotto la strada: “Nicola, c’è un ponte sotto il ponte!” Fermiamo la macchina e ci avviciniamo. E’ un veder strano, il nuovo che sovrasta il vecchio. Nascosto dal ponte in cemento un bel ponte medioevale del 1600 con un’edicola votiva dedicata alla Madonna, costruita per dare modo di fermarsi qualche secondo a riflettere ai viandanti che attraversavano le acque. Ad Evigno, le betulle piantate in piazza della chiesa hanno superato senza problemi il freddo intenso di quest’inverno. Sulla via del ritorno ci fermiamo dalla Parrocchia di SS Margherita e Bernardo...