by Corrado | Feb 10, 2012 | Articoli Principali, Natura, Storia e Folclore |
Read this post in English Un meridiano può essere definito come una linea immaginaria che congiunge i due poli della terra. A Perinaldo corre una di queste sottili linee, precisamente quella di Longitudine 7°40’00” denominata, nel 2007, “Meridiano Cassini” in onore del celebre astronomo alla corte del Re Sole, Gian Domenico Cassini, che ha avuto i natali in questa cittadina. Il meridiano attraversa esattamente la piccola chiesa della Visitazione edificata nel XVII secolo in prossimità del paese al suo interno ne è stata tracciata una piccola porzione, precisamente un milionesimo, una linea di 20 metri in ottone contornata da marmo chiaro, con incise informazioni di carattere astronomico e calendariale. Ma non è finita: da un piccolo foro, di soli 15 mm di diametro, presente ad 8 metri di altezza sulla parete sud della chiesa, il sole proietta la propria immagine sul pavimento. All’istante esatto del mezzogiorno solare (cioè quando il sole raggiunge il punto più alto sull’orizzonte), l’ellisse luminosa si trova con straordinaria precisione sulla linea del meridiano. Questa non è altro che una “Meridiana a Camera Oscura” (la chiesa avendo piccole vetrate è molto buia) che utilizza, al posto del classico “gnomone” ad asta, un “foro stenopeico” (come quelli usati per i primi esperimenti in fotografia) detto “Foro Gnomonico”. View Liguriainside in a larger...
by Corrado | Gen 25, 2012 | Articoli Principali, Storia e Folclore |
Rovistando in un vecchio cassetto polveroso mi sono capitati in mano due pieghevoli su “Triora – Alta valle Argentina”. Sono belli, ingialliti ed i caratteri di stampa incidono leggermente la carta. Il testo suona “demodè” con grande appeal: “Salubre ed interessante centro turistico” “….la più, anzi l’unica interessante delle città che attorniano San Remo” “….vi trova il Forestiero salute e pace” (P. F. Ferraironi) Nel riquadro verde, dove le lingue sono separate da piccoli cuoricini, la parte in italiano dice: “Centro climatico delle Alpi Marittime, protetto da una catena alpina le cui vette si ergono oltre i duemila metri. Fu già importante Borgo nel lontano Medio Evo e le tortuose case del paese vecchio conservano l’aspetto medioevale e ne documentano la Storia. All’arcigno paese medioevale, fa riscontro la fresca e pianeggiante zona del paese nuovo con le sue passeggiate alberate, le pinete ed i giardini pubblici erbosi ed ombrosi. E centro di particolare interesse per l’appassionato di antichità; apprezzato per la salubrità del clima da chi cerca tranquillità e benessere durante le vacanze.” ♥♥♥ Il secondo depliant ha i colori che ricordano la bandiera dello Stato di Rio de Janeiro… ma non lasciamoci trarre in inganno: è edito dall’Associazione Turistica “Pro Triora” Al suo interno una descrizione di Triora a dir poco epica: “Città, fortezza inespugnabile della Repubblica di Genova, ha origini remote legate alle prime battaglie fra opposte fazioni (ritrovamenti archeologici a Loreto, Realdo, Creppo e Borniga). Cerbero immortale a guardia dei confini liguri, di questa Repubblica segue le sorti e gli splendori fino all’epoca napoleonica. Città, fortezza ancora con i Savoia, con il Regno d’Italia, sempre sul...
by Corrado | Gen 10, 2012 | Articoli Principali, Storia e Folclore |
Read this post in English Chi campa tüttu l’annu, u ve’ tütte e feste. Chi vive tutto l’anno, vede tutte le feste. Errata corrige: Tollwood Winter Festival – Monaco di Baviera – München Visualizza Liguriainside in una mappa di dimensioni...
by Gabriele | Dic 12, 2011 | Arte e Spettacolo, Articoli Principali, Storia e Folclore |
Read this post in English Percorrete la Statale 28, nei pressi di Pieve di Teco. Attraversate lo scenografico viadotto immerso nel verde della Valle Arroscia e sollevate lo sguardo. Noterete di fronte a voi la traccia di un piccolo mondo antico. Un campanile grigio, con tre archi sovrapposti per ogni lato: è la chiesa di San Giorgio nei pressi del cimitero di Calderara, frazione di Pieve di Teco. Nel bosco rivaleggiano contrapposti due forti simboli della nostra storia: la civiltà che corre e la civiltà che dorme. Immaginate il tempo in cui le gallerie ed il viadotto ancora non esistevano: questo piccolo monumento segnava il confine della giurisdizione di Pieve di Teco e doveva essere molto frequentato. Eppure, oggi, sembra un luogo abbandonato. Non limitatevi a guardare “di passaggio” quel mondo che riposa. Andateci direttamente. Scoprirete una realtà che, pur non vissuta, ci appartiene ancora: è la voce del silenzio della nostra terra. Visualizza Liguriainside in una mappa di dimensioni maggiori...
by Nicola | Ott 10, 2011 | Articoli Principali, Natura, Storia e Folclore |
Read this post in English Terminata la Prima Guerra Mondiale, molte nazioni europee rafforzano le proprie frontiere. Nel 1928 la Francia avvia la costruzione del sistema difensivo della Linea Maginot Alpina, adattando le opere alla conformazione del territorio montuoso. Nel 1931 l’Italia fascista rafforza le fortificazioni poste sui propri confini, costituendo il Vallo Alpino del Littorio. Con i suoi 1350 metri di cunicoli, Il Caposaldo Marta diviene l’opera più estesa tra le strutture disposte lungo i 487 km di frontiera italo-francese. Il video mostra le sue buie gallerie in cemento armato che si snodano nelle viscere della montagna, collegando nel silenzio le postazioni di fuoco, dove le feritoie si aprono su vertiginosi panorami mozzafiato appartenenti a Liguria e Francia. La fortezza è passata in territorio francese col trattato di pace del 10 febbraio 1947 e saccheggiata dalle popolazioni locali dopo l’armistizio. L’ingresso si raggiunge partendo dai borghi di Verdeggia e Realdo o seguendo l’impervia strada militare sterrata che sale lungo le pendici del Monte Grai, si raggiungono in automobile i Baraccamenti della Marta. Da qui si prosegue a piedi per circa mezz’ora, accompagnati dai fischi d’allarme delle marmotte sempre all’erta, data la presenza delle aquile e dei lupi. Lungo il cammino è possibile scorgere altre opere sotterranee minori, quali il Centro 1p. Vista l’altitudine di 2122 m s.l.m., il periodo consigliato per la passeggiata va da aprile a fine ottobre: nel periodo invernale le nevicate sono frequenti e copiose. Per un approfondimento sulle strutture di Cima Marta, visitate il sito di Lorenzo e Luciano Marcon. Visualizza Liguriainside in una mappa di dimensioni maggiori...