by Nicola | Dic 8, 2011 | Articoli Principali, Enogastronomia, Natura |
“Ër Pastùu da Tera Brigašca” è un documentario girato nel luglio 2008 a Cima Marta, nato da un incontro fortunato: lungo il solitario sentiero che conduce ai bunker militari, ci si para davanti un uomo con un bastone, due cani e duecento pecore. “Ër Pastùu da Tera Brigašca” is a documentary filmed in July 2008 near Cima Marta. While walking along the lonely path that leads to military bunkers we find a man with a staff, two dogs and two hundred sheep. Si chiama Francis Lanteri. Vive l’estate a duemila metri con la sua famiglia, le sue brigasche e la sua toma, formaggio la cui produzione si tramanda di padre in figlio. He is Francis Lanteri. During the summer he lives two thousand meters above sea level with his family, his Brigasca sheep and his “toma” cheese whose production technique has been handed down from father to son. Francis è l’ultimo autentico pastore di La Brigue a praticare tutt’ora la transumanza. Ogni anno, con l’avvento del caldo, accompagna le sue duecento pecore di razza brigasca sulle alture al confine tra Provenza e Liguria. A dire il vero, duecento pecore e quindici capre: quest’ultime, data la loro propensione a salire su rocce e posti elevati, hanno il ruolo di guida e sentinella. Francis is the last authentic shepherd of La Brigue to still practice transhumance. Every year, with the warm season, he leads his two hundred Brigasca ewes over the mountains between Provence and Liguria. Actually, two hundred sheep and fifteen goats: these, given their propensity to climb over rocks and high places, have the lead and watchman role. Nel...
by Corrado | Dic 7, 2011 | In breve, News sulla Natura |
“Bossi, ligustri o acanti” diventeremo tutti poeti laureti grazie al Punteruolo rosso! We’ll soon be like the famous poets everyone studied in school, walking between box privet or acanthus, as Eugenio Montale wrote about in his “I Limoni” (Lemons) poem, thanks to the Red Palm Weevil! Spazzerà via tutte quelle fastidiose palme che da più di 200 anni crescono in riviera invadendo l’area naturale della macchia mediterranea. Presto oltre alle sopracitate essenze torneranno nei nostri parchi urbani carrubi, lentisco, mirto e corbezzolo, gioia per i nostri occhi e palato. Provate voi a sgranocchiare una foglia legnosa di Phoenix! Meno male che dalla foresta del Borneo è arrivato lui che con le larve dotate di robuste mandibole macinerà per noi tutte le palme Italiane riportando il giusto equilibrio naturale!!!! That insect will sweep away all those annoying palms that are growing in Riviera for over 200 years, invading the mediterranean maquis. Finally our parks will be filled with carob, mastic, myrtle and arbutus, to the delight of the eyes and palate. Believe us, eating a leaf of Phoenix palm isn’t an enjoyable experience! Luckly, this insect came from Borneo with its larvae ready to eat all the Italian palms, bringing back the original ecosystem!!!! PS: Ovviamente c’è lotta obbligatoria contro questo insetto, quindi chi dovesse vederlo direttamente o notare palme con sintomi di attacco, Post Scriptum: It’s obviously compulsory to fight the Red Palm Weevil. If you see the insect or notice a palm under attack, …deve avvisare il Comune interessato o il Servizio Fitosanitario Regionale. Le palme se prese in tempo possono essere risanate da DITTE SPECIALIZZATE. …you must...
by Corrado | Dic 5, 2011 | In breve, News sull'Enogastronomia |
La quindicesima edizione della Festa del Vino di Andora quest’anno tra le vie della frazione Molino Nuovo. The fifteenth edition of the Andora’s Wine Festival was held this year in Molino Nuovo. Moltissimi stand davano la possibilità di degustare i migliori vini liguri e del nord Italia… At the various stands you could taste the best wines of Liguria and northern Italy… …e le eccellenze gastronomiche legate al territorio. … and the many of the best products of the territory. Le piante aromatiche dell’Albenganese indispensabili per arricchire di profumi la cucina tradizionale. The aromatic plants from Albenga’s cultivations are essential to enrich with perfumes the traditional cuisine. Durante la festa si è svolto la “XII edizione del premio DEGUSTANDORA” dove una commissione di Sommelier Fisar ha assaggiato i vini portati dai produttori, decretando come primo assoluto il magnifico Passito di Vermentino di Giovanni Ardissone prodotto a Gazzelli di Chiusanico (IM). During the festival was held the “XII edition of the DEGUSTANDORA prize” where a panel of sommeliers from Fisar (Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori) tasted the local wines. The first place went to the great sweet wine of Giovanni Ardissone from Gazzelli (IM), made with Vermentino...
by Corrado | Dic 1, 2011 | In breve, News sulla Natura |
Novembre 2011 November 2011 Come faranno i bagnanti imperiesi che non aspettano altro che tornare al mare? How will bathers from Imperia do now that Galeazza beach has...
by Gabriele | Nov 30, 2011 | Arte e Spettacolo, Articoli Principali |
Read this post in English Era abbandonato e pressoché distrutto da più di cinquant’anni; dal 2005 è tornato a nuova vita ed è sede di una stagione teatrale. È il “Teatro Salvini” di Pieve di Teco, il più piccolo al mondo insieme al “Teatro Catalani” a Vetriano di Pescaglia (Lucca). Questo piccolo gioiello dalla struttura sei-settecentesca venne edificato nel 1834 ed è particolare per le sue ridotte dimensioni: 43 mq di palcoscenico e meno di 100 posti tra platea ed i due ordini di palchi. In origine era una stanza adibita a forno: la sua trasformazione in teatro è stata sostenuta da un consigliere comunale dell’epoca, Giuseppe Manfredi, portavoce di questo desiderio dei pievesi “molto inclinati e molto amanti della musica e del teatro” (come affermano le testimonianze storiche). Certamente, l’attività artistica di questa struttura doveva essere di richiamo se, durante i lavori di restauro, è stato rinvenuto un autografo del grande attore e commediografo Gilberto Govi. Oggi il teatro è di proprietà della Provincia di Imperia ed è stato recuperato grazie ai finanziamenti della Fondazione Carige. Potete scoprire gli spettacoli della corrente stagione teatrale sul portale della Provincia di Imperia. Visualizza Liguriainside in una mappa di dimensioni maggiori Se vi interessa Pieve di Teco, qui un approfondimento della nostra amica Paola....
by Corrado | Nov 29, 2011 | In breve, News su Arte e Spettacoli, News su Storia e Folclore |
“Antiquaria” il mercatino dell’antiquariato di Imperia, si svolge in via Silvio Bonfante ogni ultima domenica del mese. “Antiquaria”, Imperia’s Antiques Market, is held in via Silvio Bonfante every last Sunday of the...
by Corrado | Ott 18, 2011 | Enogastronomia |
Gustare una calda zuppa di fagioli con verdure a tocchetti, costine di maiale e quadratini di cotenna che si sciolgono in bocca fa sempre piacere… ma quando i fagioli sono quelli coltivati a Conio e la zuppa è lo “Zemin”, preparato con cura dalle signore del paese e mangiato nei carruggi in compagnia, l’esperienza gastronomica diventa superlativa. Tutto questo lo puoi vivere durante “U Mercau di Orti”, festa che si svolge all’inizio dell’autunno nelle vie di Conio, in provincia di Imperia. Tasting a warm bean soup with chopped vegetables, ribs and pork rind cuttins that melt in your mouth it’s a pleasure. When the beans are grown in Conio, the soup is the “Zemin” and you eat in the ancient alleys of the village with your friends, the pleasure becomes an unforgettable experience. The “U Mercau di Orti” festival takes place in early autumn, just in time for bean harvest. Il fagiolo di Conio è coltivato nei mesi più caldi dell’anno con metodi antichi in piccoli orti nei pressi del paese. Conio’s bean is grown in the warmer months with ancient methods in small gardens near the village. E’ lasciato seccare nei baccelli direttamente sulla pianta, sfruttando il sole di fine estate. It’s left to dry directly on the plant under the late summer sun. Raccolto e sgranato a mano, mantiene la sua bontà tutto l’inverno. Ha una pelle sottile e tenera che si unisce alla morbidezza della polpa e, fondamentale, non si spacca nelle lunghe cotture. Harvested and shelled by hand, the bean keeps its goodness all winter. Conio’s bean has a thin and tender skin that merges...
by Nicola | Ott 10, 2011 | Articoli Principali, Natura, Storia e Folclore |
Read this post in English Terminata la Prima Guerra Mondiale, molte nazioni europee rafforzano le proprie frontiere. Nel 1928 la Francia avvia la costruzione del sistema difensivo della Linea Maginot Alpina, adattando le opere alla conformazione del territorio montuoso. Nel 1931 l’Italia fascista rafforza le fortificazioni poste sui propri confini, costituendo il Vallo Alpino del Littorio. Con i suoi 1350 metri di cunicoli, Il Caposaldo Marta diviene l’opera più estesa tra le strutture disposte lungo i 487 km di frontiera italo-francese. Il video mostra le sue buie gallerie in cemento armato che si snodano nelle viscere della montagna, collegando nel silenzio le postazioni di fuoco, dove le feritoie si aprono su vertiginosi panorami mozzafiato appartenenti a Liguria e Francia. La fortezza è passata in territorio francese col trattato di pace del 10 febbraio 1947 e saccheggiata dalle popolazioni locali dopo l’armistizio. L’ingresso si raggiunge partendo dai borghi di Verdeggia e Realdo o seguendo l’impervia strada militare sterrata che sale lungo le pendici del Monte Grai, si raggiungono in automobile i Baraccamenti della Marta. Da qui si prosegue a piedi per circa mezz’ora, accompagnati dai fischi d’allarme delle marmotte sempre all’erta, data la presenza delle aquile e dei lupi. Lungo il cammino è possibile scorgere altre opere sotterranee minori, quali il Centro 1p. Vista l’altitudine di 2122 m s.l.m., il periodo consigliato per la passeggiata va da aprile a fine ottobre: nel periodo invernale le nevicate sono frequenti e copiose. Per un approfondimento sulle strutture di Cima Marta, visitate il sito di Lorenzo e Luciano Marcon. Visualizza Liguriainside in una mappa di dimensioni maggiori...
by Corrado | Ott 8, 2011 | Enogastronomia |
Verdura e frutta raccolta e subito venduta in un pratico mercatino dagli agricoltori locali senza intermediari e soste nei frighi. Non sempre trovate tutto, solo prodotti di stagione… Ma che sapore! Vegetables and fruits are harvested and immediately put up for sale in an informal market by local farmers. You can only find seasonal product… but what a taste! Ecco l’olio extravergine di oliva taggiasca che rispetta i sapori delicati… The extra virgin Taggiasca olive oil that respects the food with gentle flavor… …le olive taggiasche in salamoia, piccole nella forma e grandi nel sapore… …Taggiasca olives that are small in size but great in flavor… …e le verdure sott’olio, che conservano il sole dell’estate per tutto l’inverno. …and canned vegetables, able to keep the sun’s taste during winter. L’entroterra ospita anche l’importante attività dei pastori che qui propongono i loro formaggi. In this market you can also find local shepherds selling their cheese. Ora che il palato è stato sicuramente appagato… soddisfiamo anche gli occhi con i colori proposti dai floricoltori della Riviera dei Fiori. Imperia Riviera’s Floriculturists bring their flowers to satisfy the visitor’s eyes. Vai al calendario eventi e cerca quando e dove si terrà il prossimo Farmer Market. To discover where and when there will be next Farmer Market, check the Event’s...
by Nicola | Ott 3, 2011 | Arte e Spettacolo, Articoli Principali, Storia e Folclore |
Read this post in English Il Santuario di Santa Maria Maddalena sorge nel bosco di fronte a Lucinasco, paese della provincia di Imperia vocato alla produzione di olio di oliva Taggiasca. Monumento nazionale, è uno dei luoghi di culto più antichi della Liguria. Il suo fascino è esaltato dalla cornice: un bosco di querce e castagni che, in ogni stagione, si tinge di nuovi colori. All’interno, lo stile di chiesa medievale incontra cenni di barocco ligure. Visualizza Liguriainside in una mappa di dimensioni maggiori...